La costruzione di una piscina comporta tasse extra?
Installare una piscina nel giardino di casa significa aggiungere valore al tuo immobile e creare uno spazio dedicato al benessere e al relax solo per te e per i tuoi cari. Una struttura migliora la qualità del tempo libero, abbellisce la tua abitazione e rende subito il giardino più elegante e d’impatto.
Uno dei principali dubbi delle persone che desiderano una piscina è il timore di dover, una volta costruita, pagare più tasse sulla propria casa. Ti possiamo rassicurare subito: non è quasi mai così. Per pagare più tasse, l’abitazione deve essere considerata un immobile di lusso e la costruzione di una piscina in sé non basta per il passaggio di categoria catastale.
Quando un immobile viene considerato di lusso?
Molte persone che desiderano da tempo una piscina, si bloccano proprio su questa domanda, ma se ne istallo una poi dovrò pagare più tasse – nello specifico Ici e Irpef?
La presenza di una struttura, anche se nuova, anche se elegante e dalle rifiniture di pregio, non è sufficiente a definire un’abitazione di “lusso”. La legge che regola questa materia è il Decreto Ministeriale del 2 agosto ‘69 e successive modificazioni. Il documento fornisce una chiara definizione di abitazione di lusso e un elenco di caratteristiche che deve possedere per essere considerata tale.
Il Decreto ministeriale 1072/1969
Secondo il DM 1072/1969 una piscina è da considerare bene di lusso qualora la sua superficie sia superiore agli 80 mq. In ogni caso questa condizione da sola non è sufficiente perché l’immobile passi di categoria. Per passare di classe catastale, devono sussistere almeno altri 4 dei seguenti requesiti:
- Una superficie abitabile superiore ai 160 mq. Sono da escludere dal conteggio i balconi, eventuali terrazzi, cantine e rimesse,
- La presenza di balconi e terrazzi per una metratura superiore ai 65 mq,
- La presenza di più ascensori e di montacarichi,
- La presenza di una scala realizzata con materiali di pregio di altezza superiore a 1,70 m,
- La presenza di una scala di servizio, se non è provvista dal regolamento,
- Un’altezza dei soffitti superiore a 3,30 m,
- Il 50% della superficie dei pavimenti realizzata con materiali di pregio,
- Le porte d’ingresso e i serramenti realizzati in materiali di pregio, come legno massello con decorazioni e intarsi.
- Oltre il 30% delle pareti rivestite con materiali di pregio,
- La presenza di soffitti a cassettoni, oppure dipinti o decorati con stucchi di valore,
- La presenza di un campo da tennis condiviso tra meno di 15 unità abitative.
Quindi, come puoi leggere, la piscina da sola non basta per far passare la tua abitazione nella categoria di lusso. Sono necessari almeno altri 4 dei punti qui sopra elencati per una variazione catastale. Via libera ai lavori, dunque. Se ti rivolgi ad un esperto come Edilfare, troverai tutta l’assistenza che desideri e potrai vedere la tua piscina montata in tempi davvero brevi senza alcuno stress per te. Le nostre strutture eleganti e d’impatto, rifinite con cura e attenzione per i dettagli, risponderanno sicuramente alle tue aspettative.