Trattamento antialghe: cos’è e come si fa
Le alghe in piscina sono davvero un problema noioso. Compaiono sempre quando meno te lo aspetti. Se hai finalmente un pomeriggio libero e decidi di fare un tuffo, ecco che arrivi sul bordo vasca e trovi l’acqua opaca e verdognola. A parte la ripugnanza che puoi provare sul momento, il vero fastidio arriva quando devi debellare il problema. Non basta prendere il retino e iniziare a ripulire dai depositi in sospensione.
Per eliminare le alghe a fondo e far sì che non si riformino, devi procedere con un trattamento d’urto, una disinfezione profonda che debelli la presenza di particelle organiche e, poi, aggiungere un prodotto antialghe.
Qual è la causa della formazione di alghe in piscina?
Non è così inusuale che nelle piscine interrate esterne proliferino le alghe. Vento e pioggia portano continuamente depositi organici nella struttura e basta che ti dimentichi di controllare i valori dell’acqua o che sbagli il dosaggio dei chimici per alterare il pH e creare l’ambiente favorevole per la crescita delle alghe.
Di solito, infatti, questo problema è dovuto ad una disinfezione insufficiente della piscina oppure ad un pH fuori dai range ottimali.
Il trattamento d’urto per debellare il problema delle alghe in piscina
Per fortuna non c’è bisogno di ricorrere a metodi drastici, come svuotare completamente la struttura. Puoi risolvere il problema con un trattamento d’urto.
Ecco come devi procedere:
- Misura il tasso stabilizzante, deve essere minore o uguale a 75mg/l. Se il valore è maggiore, allora svuota una parte dell’acqua dalla piscina.
- Porta il pH a 7, in questo modo faciliti l’ossidazione delle particelle inquinanti e rendi più efficace la superclorazione. Per farlo serviti di prodotti professionali e leggi sempre le indicazioni riportate sulla confezione per regolarti sulla quantità.
- Versa il disinfettante. Per il trattamento d’urto occorre una dose massiccia di prodotto, quasi il doppio rispetto a quella che usi per la normale sterilizzazione dell’acqua della piscina. Anche qui controlla bene le indicazioni riportate sull’etichetta per non sbagliare le dosi di prodotto.
- Accendi l’impianto di filtrazione per 24 ore. Dopodiché controlla nuovamente i parametri dell’acqua accertandoti che siano rientrati nei loro range ottimali, il pH compreso tra 7,2 e 7,4, mentre il cloro libero non superiore a 1 ppm.
Il consiglio in più
Alla fine del trattamento d’urto, aggiungi un prodotto antialghe all’acqua della piscina. Si tratta di una sostanza specifica per prevenire la formazione di depositi organici. Esistono molti prodotti in commercio, per sceglierne uno di qualità ti consigliamo di rivolgerti al tuo rivenditore di fiducia.
Prevenire è meglio che curare
Per evitare che il problema si ripresenti in futuro, la prevenzione resta il miglior rimedio. È importante che ti prendi cura tutti i giorni della tua piscina eseguendo con costanza le attività fondamentali per l’igiene e la sicurezza della balneazione – filtrazione dell’acqua, controllo dei valori e reintegro dei prodotti chimici, pulizia degli skimmer e del bordo sfioratore.
Vedrai che con un po’ d’impegno e attenzione le alghe non si presenteranno più. Se hai bisogno di una mano, non esitare a contattare gli esperti di Edilfare.